Il Priorato di Sion

 

Goffredo di Buglione, discendente della linea merovingia tramite i bisnonni Hugues di Long Nez e Agnès la Bella  (Hugues di Long Nez era pronipote di Sigebert VI duca del Razès), nel 1099, dopo la presa di Gerusalemme, fondò l’Ordine dei Cavalieri di Nostra Signora di Sion. Il nome derivava dall’abbazia decrepita, in seguito fortificata, trovata in Terrasanta e dedicata a Nostra Signora di Sion.

L’ordine dei cavalieri derivava da tre società cosiddette segrete : Esseni, i Saggi della Luce (discepoli di Ormus) ed i monaci dell’abbazia di Sion. Gerard De Sede sostiene che tra i monaci calabresi di Orval vi era Pietro l'Eremita, il quale non solo era stato l'istitutore di Goffredo di Buglione, ma anche l'ispiratore della Crociata, Se è vero che Pietro l'Eremita era uno dei monaci di Orval, considerato che andò a Gerusalemme seguendo la Crociata di Goffredo di Buglione, non è possibile che si stabilì con i confratelli nella abbazia di Nostra Signora di Sion? Fu l'Ordine di Sion a volere l’istituzione di quello dei Templari. Ma da questo si scisse nel 1188 a Gisors, come si è già detto, e da allora prese il nome di Priorato di Sion. Di certo nulla più si seppe, finchè un certo Lobineau e Pierre Plantard di Saint-Clair, Gran Maestro del Priorato, non diedero alcune notizie.

Il 17 gennaio 1981 si riunì a Blois l’Assemblea del Priorato di Sion che elesse Gran Maestro Pierre Plantard. Egli sostiene di essere discendente diretto dei re Merovingi. Non è semplice, per non dire impossibile, controllare la veridicità di tale asserzione.

Non è un caso che si sia scelta la data del 17 gennaio per riunire l’assemblea del Priorato. E’ la data ricorrente nel Mistero di Rennes-le-Château, ma è anche la data in cui, narra la leggenda, Nicolas Flamel, castellano di Gisors, Gran Maestro del Priorato di Sion, realizzò la sua prima trasmutazione alchemica. Flamel, quindi, era di Gisors. E’ una località molto importante per l'Ordine. Un certo Lhomoy sosteneva di aver trovato sotto il loggione una cappella con all’interno delle statue di corvi, quelle di Gesù e degli apostoli, 19 sarcofagi e 30 cofani. Egli era convinto che lì ci fosse il tesoro dei Templari. Pierre Plantard sostiene, invece, che esistevano dei sotterranei che univano il castello di Gisors con la chiesa di Saint-Gervais e Saint-Protais ; in quei sotterranei si trovavano gli Archivi del Priorato di Sion e nel 1964, su suo consiglio, vennero spostati altrove. Pierre Plantard ci riferisce qualcosa anche sul pilastro visigoto che contenevano i manoscritti. Saunière, come è stato detto all’inizio, lo fece capovolgere e pose su di esso la Madonna di Lourdes e vi fece incidere la data 1891. Plantard sostiene che bisogna ricapovolgere il pilastro per leggere 1681, data in cui furono creati i Prodi o Bambini di S. Vincenzo, che costituivano il Circolo esterno "visibile" del Priorato di Sion.

L’Assemblea, poi, fu tenuta a Blois, in onore di Victor Hugo, che era di quella cittadina, già Gran Maestro del Priorato.

Tredicesimo Gran Maestro fu Gérard de Ridefort, ma era contemporaneamente anche l’undicesimo Gran Maestro dei Templari. Egli nel 1188 fu destituito quale Gran Maestro del Priorato, in quanto era considerato responsabile della caduta di Gerusalemme. Al suo posto venne eletto il 15 agosto dello stesso anno Jean de Gisors. La destituzione di Ridefort fu causa della scissione con i Templari. Il Priorato corse il rischio di sparire ed entrò in clandestinità. E dalla clandestinità cominciò ad interessarsi della Storia e a far sentire il suo potere in tutti gli affari d’Europa.

Plantard ci fa sapere, per mezzo del testo "Rennes-le-Château - capitale sécret de l’histoire de France", che il Priorato oggi conta 121 membri ripartiti in 5 gradi e 9 commanderie.

L’Arco dei 13 Rosa-Croce :

nautonier 1

crociati 3

commendatori 9

Le 9 Commanderie :

cavalieri 27

scudieri 81

Ci informa ancora che, secondo il cap. XIX del Libro delle Costituzioni, esistono altri 243 fratelli liberi, detti Prodi, che sono uomini politici, che fanno parte di ordini religiosi o massoni e di cui si ignora tutto.

Leggendo la notizia dei 13 Rosa-Croce, mi sovviene una notizia avuta tempo fa e che avevo completamente dimenticata. Bisognerebbe verificare se è vera. Mi fu riferito che nell'Arco Reale vi sono tre camere. Ne esisterebbe una quarta, unica nel mondo, che si riunirebbe in Svizzera e della cui esistenza pochi sanno. Mi chiedo: che vi sia un collegamento con il Priorato?

Un'altra fonte sostiene che il Priorato è diviso in 729 province e 27 commanderie con 9 gradi

1.   Novizi: 6.561

2.   Crociati: 2.187

3.   Prodi: 729

4.   Scudieri: 243

5.   Cavalieri: 81

6.   Commendatori: 27

7.   Conestabili: 9

8.   Siniscalchi: 3

9.   Nautier: 1

Nello libro di Delaux e Brétigny, già citato, troviamo scritto : " E’ una società iniziatica che, lasciando ai suoi membri, libertà filosofica, politica o religiosa continua a dispensare il suo insegnamento. Questo insegnamento scatena soventemente gli anatemi della Chiesa, che scrisse in un bollettino romano :- ...i discendenti merovingi furono sempre alla base delle eresie, dopo l’arianesimo, passando dai catari ed i Templari fino alla massoneria (…) Ricordiamo, però, che nell’800 la Chiesa aveva concluso un’alleanza con i Merovingi nel periodo del battesimo di Clovis, a Reims, alleanza che aveva fatto della Francia la figlia primogenita della Chiesa...

...Il priorato veglia sul tesoro del Razés e sui segreti dei re della prima razza, assicurando la trasmissione non di una dottrina, ma di una filosofia rilevante del sapere tradizionale".

Alcuni sostengono che oggi la Gran Loggia Alpina è l'organo di reclutamento del Priorato.

Da ricerche effettuate ho scoperto che a Stenay esiste un "Cercle Saint Dagobert II", il cui presidente è Louis Vazart. E' il circolo esterno del Priorato, come quello dei Bambini di S. Vincenzo? Del suddetto risulta che ne facciano parte due italiani, la signora Paola Menotti ed il signor Gino Sandri, che altri non è che il segretario di Pierre Plantard. Louis Vazart , come Plantard, ha collaborato con gli autori di "Rennes-le-Château capitale secréte de l'histoire de France".

Riporto una convocazione dell'Assemblea Generale del Cercle Saint Dagobert II

ASSEMBLEE GENERALE DU 30 NOVEMBRE 1996

du Cercle SAINT DAGOBERT II

Ordre du jour:

 

Rapport moral du président Louis VAZART.

Précisions sur les actions en cours par messieurs BONNEFOY et BOUSIGUES.

Communication des comptes financiers.

Renouvellenent du bureau, élection.

Questions diverses.

Perspectives pour 1997.

Monsieur MEURIC, secrétaire général du cercle enregistre le présents et les pouvoirs des adhérents empêchés.

 

Sont excusés

Madarne Paola MENOTTI M. M. DELAMARCHE Monsieur André ROTH

Monsieur Christian CAZET Mme Marylène MELLAC Monsieur BIZET

M. Jean-Ph. DESSAINT Monsieur Alain BERTI Madame BTZET

Mme Marie-José LE FUR Monsieur Edmond BELE Monsieur John SAUL

Soeur Telchilde de Dr VILLETTE M. Jean Lue NOZIERE

Montessus Monsieur BONNARD Melle Virginie FAUVEAU

Association des Amis de Madame BONNARD

l'Abbaye de Jouarre M. DESCHEEMAECKER

 

Sont présents

Monsieur Gino SANDRI BONNEFOY

Monsieur LORICHON Monsieur Jean Robert

Madame LORICHON MARECHAL,

Madame JANICOT Madame Christiane

Monsicur JANICOT MARECHAL

Monsicur CHERPILLOD Monsieur Raoul. FREMY

Madame ARCHAMBAULT Monsieur Jean Pascal

Monsieur CASTA MEURIC

Madame CASTA Monsieur DENOY

Monsieur Serge MICHEL Madame DENOY

Madame Muriel FOLLETI Madame STADELMANN

Monsieur Louis VAZART Maciame M. H. COMTE

Madame Suzanne VAZART Madame DORMEVAL

Monsieur Yves VAZART M. Philippe MERLE

Monsieur GIlbert DENNECKER M. Jean MICHAUX

Madame Rayrnonde

 

Il simbolo della sovranità merovingia è l'ape. A Rennes-les-Bains, sulla porta delle terme romane se ne possono ammirare quattro. L'ape veniva anche usata come ornamento del mantello dei re francesi: infatti sono state trovate 300 api d'oro sul mantello di Childerico I, Napoleone se ne fece cucire una sul mantello quando venne incoronato imperatore. L'ape, simbolo di saggezza, era stato anche un emblema dei re egiziani.

Il sigillo del Cercle Dagobert II è un'ape d'oro e di granato su un triangolo con il vertice verso il basso.

 

                                                                                             

                              Porta delle terme romane                                       Sigillo

 

Osservando bene, ci accorgiamo che l'ape ed il triangolo formano il sigillo di Salomone. Il tutto è racchiuso in un esagono che rappresenta l'alveolo.

Si trova scolpito nella loro sede di Stenay, associato ad altri simboli: una prima volta con l'Alfa e l'Omega (con l'Omega indicata prima dell'Alfa), in un secondo caso con un simbolo che abbiamo già visto .

 

I Gran Maestri del Priorato di Sion

 

Ugo de Payens

1119-1136

Robert de Craon

1136-1147

Evrard de Barres

1147-1150

Ugo de Blancheford

1150-1151

Bernard de Tremblay

1151-1153

Guillaume de Chanaleilles

1153-1154

Evrard de N...(*)

1154-1154

André de Montbard

1155-1156

Bertand de Blancheford

1156-1169

Philippe de Milly

1169-1170

Eudes de Saint-Amand

1170-1180

Arnaud de Toroge

1181-1184

Gérard de Rideford

1184-1188

Jean de Gisors

1188-1220

Nicholas Flamel

1330-1418

René d'Aujou

1418-1480

Sandro Filipepi - Botticelli

1483-1510

Leonardo da Vinci

1510-1519

Robert Fludd

1595-1637

Sdram Valenin Andrea

1637-1657

Robert Boyl

1654-1691

Isaac Newton

1691-1727

Charles Radolyffe

1727-1746

Charles de Lorraine

1746-1780

Charles Nodier

1801-1844

Victor Hugo

1844-1885

Claude Debussy

1885-1918

Jean Cocteau

1918 -1963

Pierre Plantard

1981 - ?

 

 

(*) J.P.Deloux-J.Brétigny "Capitale secrète de l'histopire de France" : "il nome di Evrand è divenuto illeggibile sulle pergamene di Gisors (pergamena n. 4 composta da due colonne per pagina con scrittura romana e copiate da Matthieu da Tramlay verso il 1222"

 

 

                                   Priorato di Sion

Il Priorato di Sion (in francese Prieuré de Sion) è il misterioso protagonista di diverse opere, di fantasia e non. Anche se è stato rappresentato in modi tra loro molto diversi, che vanno dalla più potente tra le società segrete della storia occidentale ad una farsa dei Rosacroce, l'unico Priorato di Sion di cui si hanno notizie storiche certe è un'associazione fondata il 7 maggio 1956 ad Annemasse da Pierre Plantard. La presunta antica istituzione, è, secondo la storiografia ufficiale, solo una elaborata invenzione da parte di questa più recente associazione. Una «Abbazia di Nostra Signora del Monte Sion», effettivamente fondata nel 1099 a Gerusalemme da Goffredo di Buglione, ovviamente non ha nulla a che vedere con il moderno "priorato" di Pierre Plantard.

Storia

Il cosiddetto "Priorato di Sion - C.I.R.C.U.I.T. (Cavalleria di Istituzione e Regola Cattolica e di Unione Indipendente Tradizionalista)" è stato fondato il 7 maggio 1956 ad Annemasse da Pierre Plantard (1920-2000), un disegnatore francese. In base all'articolo III.c dello statuto originale del Priorato di Sion, l'associazione prendeva il nome da una vicina montagna, chiamata Sion, nei pressi della cittadina francese di Annemasse (niente a che vedere dunque con il più noto monte Sion in Palestina). Era dedicata, tramite il suo giornale intitolato Circuit, ad opporsi alla borghesizzazione della regione. Il Priorato del 1956 aveva sede nell'abitazione di Plantard medesimo ad Annemasse, ed era stato registrato ufficialmente alla sotto-prefettura di Saint-Julien-en-Genevois il 7 maggio 1956 da André Bonhomme e Pierre Plantard. Venne sciolto in un periodo successivo all'ottobre 1956, ma rivitalizzato in modo intermittente da Plantard tra il 1962 e il 1993, come loggia iniziatica, con la speranza che sarebbe diventato un'avanguardia dedicata alla restaurazione della cavalleria e della monarchia in Francia, per portare avanti le sue false pretese al trono di Francia.

Pierre Plantard iniziò a scrivere un manoscritto e produsse delle pergamene dal titolo Les Dossiers secrets de Henri Lobineau (create appositamente da un suo amico, Philippe de Cherisey) che Bérenger Saunière avrebbe presumibilmente scoperto mentre ristrutturava la sua chiesa. Questi documenti falsi apparentemente mostravano la sopravvivenza di una linea Merovingia di re Franchi. Plantard manipolò le attività di Saunière a Rennes-le-Château allo scopo di "provare" le sue rivendicazioni relative al Priorato di Sion.

Tra il 1961 e il 1984 Plantard inventò un pedigree mitico del Priorato di Sion, sostenendo che era stato fondato a Gerusalemme, durante la prima crociata, da Goffredo di Buglione. Le ricerche condotte sui misteri di Rennes-le-Château hanno portato Michael Baigent, Richard Leigh, e Henry Lincoln a trovare lo pseudostorico Archivio segreto di Henri Lobineau, compilato da "Philippe Toscan du Plantier", che divenne la fonte per il loro libro, Holy Blood, Holy Grail, nel quale riportavano delle dichiarazioni secondo cui:

·  con una lista di illustri grandi maestri, il Priorato di Sion aveva una lunga storia che iniziava con la creazione dei Cavalieri templari come suo fronte militare e finanziario;

·  ebbe un grande ruolo nel promuovere e partecipare al "fiume sotterraneo dell'esoterismo", l'Alph, nell'Europa medioevale;

·  giurò di riportare la dinastia merovingia, che governò il Regno dei Franchi dal 447 al 751, sui troni d'Europa e Gerusalemme;

·  l'ordine proteggeva questi pretendenti reali in quanto discendenti diretti di Gesù e di sua moglie Maria Maddalena.

Questi autori sostennero che gli scopi ultimi del Priorato di Sion sono:

·  la fondazione di un "Sacro Impero Europeo" che sarebbe diventato la prossima superpotenza e avrebbe introdotto un nuovo ordine mondiale di pace e prosperità;

·  la sostituzione della Chiesa Cattolica Romana con una religione di stato ecumenica e messianica, per mezzo della rivelazione del Santo Graal e di un "testamento di Giuda" che avrebbe provato la visione ebionita e le rivendicazioni dei Desposyni;

·  la generazione e installazione del re consacrato di una Grande Israele.

Baigent, Leigh e Lincoln giunsero ad una propria interpretazione dei Protocolli dei Savi di Sion, che vedevano come una delle prove più evidenti dell'esistenza e delle attività del Priorato di Sion:

·  La versione originale emanata da un'organizzazione massonica irregolare che usava in nome "Sion" non aveva niente a che fare con una cospirazione giudaica internazionale.

·  La versione originale non era intesa per infiammare l'opinione pubblica o essere pubblicata, ma era un programma per ottenere il controllo della massoneria.

·  La persona responsabile di avere alterato il testo attorno al 1903 fu Sergei Nilus, nel corso del suo tentativo di guadagnarsi influenza alla corte di Nicola II di Russia. La presenza di una cricca esoterica all'interno della corte reale portò ad un considerevole intrigo. La pubblicazione del testo da parte di Nilus fu dovuta al fallimento nello strappare l'influenza a Papus e a un non meglio identificato "Monsieur Philippe".

·  Poiché Nilus non riconobbe una serie di riferimenti all'interno del testo che riflettevano un contesto culturale cristiano, non li cambiò. Questo fatto dimostrava che la versione originale non poteva provenire dal primo Congresso Sionista di Basilea (1897).

Accettando queste ipotesi come fatti, alcuni escatologi cristiani marginali videro il Priorato di Sion come l'esaudimento delle profezie che si trovano nell'Apocalisse e come un ulteriore prova di una cospirazione anticristiana di proporzioni epiche.

Comunque, poiché gli storici moderni non accettano Holy Blood, Holy Grail come un serio contributo agli studi storici, tutte queste pretese sono considerate come facenti parte di una dubbia teoria della cospirazione. Gli autori francesi come Franck Marie (1978), Jean-Luc Chaumeil (1979, 1984, 1992) e Pierre Jarnac (1985, 1988) non hanno mai preso sul serio Pierre Plantard e il Priorato di Sion, al contrario di Baigent, Lincoln e Leigh. Essi conclusero rapidamente che si trattava di una bufala, delineando i motivi del loro verdetto, e fornendo prove dettagliate che gli autori di Holy Blood non avevano riportato per esteso. Implicano inoltre che queste prove sono state ignorate da Baigent, Lincoln e Leigh allo scopo di sostenere la versione mitica della storia del Priorato.

Nel 1989 Pierre Plantard cercò senza riuscirci di salvare la sua reputazione e il suo programma sostenendo che il Priorato di Sion era stato in realtà fondato nel 1681 a Rennes-le-Chateau. Nel settembre 1993, egli sostenne che Roger-Patrice Pelat era stato Grande Maestro del Priorato di Sion. Pelat era un amico dell'allora presidente francese François Mitterrand ed era al centro di uno scandalo che coinvolgeva il Primo Ministro francese Pierre Bérégovoy. Un tribunale francese ordinò una perquisizione nell'abitazione di Plantard, trovando molti documenti, inclusi alcuni che proclamavano Plantard come vero Re di Francia. Sotto giuramento, Plantard ammise che aveva fabbricato tutto, compreso il coinvolgimento di Pelat con il Priorato di Sion. A Plantard venne ordinato di cessare e desistere da tutte le attività legate alla promozione del Priorato di Sion e visse lontano dai riflettori fino alla sua morte, avvenuta a Parigi il 3 febbraio 2000.

                                                                                     Motto criptico

                                                                        

     Pastori in Arcadia, Nicolas Poussin (1640 circa); il dipinto contiene il presunto motto del   

     Priorato, Et in Arcadia ego

Et in Arcadia ego... è il presunto motto della famiglia Plantard e del Priorato di Sion, secondo una rivendicazione apparsa per la prima volta nel 1964. Et in Arcadia ego è una frase latina nota perché appare come iscrizione tombale sul dipinto classico Pastori in Arcadia (1640 circa) del pittore francese Nicolas Poussin. La frase significa letteralmente, "E io nell'Arcadia".

L'aggiunta dell'ellissi (non presente nel dipinto di Poussin), suggerisce una parola mancante. Anche se non richesta dalla grammatica latina, sum è una delle parole suggerite per completare la frase, che diventa: "Anche nell'Arcadia sono io". Inoltre, è stato teorizzato da Richard Andrews e Paul Schellenberger che la frase completa Et in Arcadia ego sum sia un anagramma di Arcam Dei Tango Iesu, che significa "Io tocco la tomba di Dio – Gesù". L'implicazione è che la tomba contenga l'ossario di Gesù, figura centrale nella teologia cristiana, o che la scritta incompleta "Et in Arcadia ego" sia l'anagramma di un'altra frase: "I Tego Arcana Dei", "Vattene! Io celo i misteri di Dio" . Indipendentemente dall'accuratezza di questa straordinaria pretesa, essa non è considerata parte della storia ufficale del dipinto di Poussin che contiene la frase, che è ben documentata.

Ipotesi su "un altro" Priorato di Sion

Secondo un'altra versione del Priorato di Sion, già nota ma resa popolare con il romanzo Il codice da Vinci di Dan Brown, questa istituzione avrebbe pochi e “semplici” scopi, che impegnerebbero da secoli i propri adepti.

Secondo tale ipotetica versione, il Priorato sarebbe stato fondato da Goffredo di Buglione dopo la conquista di Gerusalemme, tra i suoi maestri vi sarebbero stati tra i più grandi intellettuali ed artisti (Da Vinci, Hugo, Newton). Il Priorato avrebbe avuto anche un braccio militare: i famosi e misteriosi Templari. Tuttavia, non avrebbe nulla a che vedere con tentativi di fondare un Sacro Impero Europeo, di abbattere e sostituire la Chiesa Cattolica Romana o con l'istituzione di un grande re di Israele, idee ispirate da una falsa idea dell’esistenza di un complotto internazionale giudaico, che trovò voce su un testo di chiara base anti-semita, scritto all’inizio del secolo e noto come i “Savi di Sion”. I suoi reali scopi sarebbero quelli di conservare la verità sulla mortalità di Cristo e del suo matrimonio con la Maddalena - ipotesi che troverebbero conferme nei vangeli apocrifi - e di proteggere il Santo Graal, ovvero l’ipotetica discendenza di Cristo e di Maria Maddalena.

Non vi sono prove concrete dell’esistenza neppure di questa versione del Priorato di Sion, anche se c’è chi ipotizza  che sia stato proprio il Priorato a far trovare prove volutamente false, allo scopo di proteggersi dalla pubblicità sempre crescente su di esso e dalle organizzazioni che si spacciano per esso. Ma si tratta sempre e soltanto di ipotesi.

 

 

 

Presunti Grandi Maestri del Priorato di Sion

In questa lista appaiono anche nomi di personaggi ritenuti altresì appartenenti ai Rosacroce: Massimo Introvigne sostiene che Plantard l'abbia in pratica copiata da essi e che soltanto gli ultimi tre non sono presenti nella lista dei Rosacroce.

 Grandi maestri dei templari e del priorato:

1.      Ugo de Blancheford (1150-1151)

2.      Bernard de Tremblay (1151-1153)

3.      Guillaume de Chanaleilles (1153-1154)

4.      Evrard de N...? (1154-1154)

5.      Andrè de Montbard(1155-1156)

6.      Bertrand de Blanchefort (1156-1169)

7.      Philippe de Milly (1169-1170)

8.      Eudes de Saint-Amand (1170-1180)

9.      Arnaud de Toroge (1181-1184)

10.  Gérard de Rideford (1184-1188)

   Grandi maestri del priorato:

1.      Jean de Gisors (1188-1220)

2.      Marie de Saint-Clair (1220-1266)

3.      Guillaume de Gisors (1266-1307)

4.      Edouard de Bar (1307-1336)

5.      Jeanne de Bar (1336-1351)

6.      Jean de Saint-Clair (1351-1366)

7.      Blanche d'Evreux (1366-1398)

8.      Nicolas Flamel (1398-1418)

9.      Renato d'Angiò (1418-1480)

10.  Iolande de Bar (1480-1483)

11.  Sandro Filipepi (Botticelli) (1483-1510)

12.  Leonardo da Vinci (1510-1519)

13.  Carlo III, Duca di Borbone-Montpensier (1519-1527)

14.  Ferdinando Gonzaga (1527-1575)

15.  Louis de Nevers (Luigi II delle Fiandre ) (1575-1595)

16.  Robert Fludd (1595-1637)

17.  Johann Valentin Andrea (1637-1654)

18.  Robert Boyle (1654-1691)

19.  Isaac Newton (1691-1727)

20.  Charles Radclyffe (1727-1746)

21.  Carlo di Lorena (1746-1780)

22.  Massimiliano di Lorena (1780-1801)

23.  Charles Nodier (1801-1844)

24.  Victor Hugo (1844-1885)

25.  Claude Debussy (1885-1918)

26.  Jean Cocteau (1918-1963)

27.  Francois Ducaud-Bourget (1963-1981)

28.  Pierre Plantard (1981-1987)

29  Thomas Plantard de Saint-Clair

 

 

 

 

 

 

 

                                    

                         

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Pietro L'Eremita